Nuove vie tra vecchie idee e lascito di un evento

Grotte San Giovanni (Domusnovas) – Il recente evento “a children’s outdoor day”, svoltosi a Domusnovas, oltre all’aspetto sociale e ambientale, ha lasciato sul campo anche una serie di piccole novità, che sicuramente andranno ad arricchire il già cospicuo patrimonio outdoor della zona.

Andrea Sanna su “Te la trovi per domani” al settore “Blu Passion”

Due interventi su due diverse pareti vicine. La prima è stata realizzata cogliendo l’occasione del restyling della piccola paretina posta a destra dell’ingresso sud della grotta di San Giovanni, per i lavori di preparazione alla manifestazione.
La falesia “children’s rock” era stata iniziata da Massimo Gessa e M. Oviglia nel 2003, ma da allora quasi del tutto abbandonata, appena qualche rara ripetizione per lo più da qualche climber straniero in visita.
Ripulita dalla vegetazione che quasi non ne permetteva più le salite, si è creato lo spazio per tre nuovi itinerari, che nonostante siano quasi adiacenti, risultano alquanto dissimili rispetto alle prime. La maggior parte del materiale è stato finanziato dall’organizzazione dell’evento “a children’s outdoor day”, a eccezione delle soste che sono state offerte dall’old Tropicoasi (per la via nr. 1 “Flash, il bradipo”) e da Fixar (per le vie nr. 4 “Forte legame” e la nr. 5 “Piovono polpette”).

Il settore “Childen’s rock”

La seconda azione ha visto la realizzazione di ulteriori 5 vie, sul roccione posto sull’alveo destro del fiume, appena fuori dalla grotta. L’idea ha origini remote, perché in tanti avevamo pensato di chiodare quel tratto di roccia, ma come spesso accade i fatti tardano a concretizzarsi. L’evento è stato un motivo trascinante per rispolverare il progetto, che chieste le dovute autorizzazioni, con Massimo abbiamo provveduto a realizzare.
Sono nate cinque linee non molto alte, appena 10/12 mt, ma sufficientemente belle da meritarne la ripetizione e per fornire un alternativa alla vicina Orso baby, come via di riscaldamento. Gli itinerari risultano molto accattivanti per le belle sequenze di movimenti peraltro mai banali.
Si dice spesso che gli eventi o raduni, sfruttano il territorio lasciando soltanto un bel ricordo di essi, ma in questo caso oltre alla particolare iniziativa, il territorio e il mondo dei climbers avrà anche in dote altre linee su cui poter scalare e portare avanti la propria passione verticale.
Ma tutto questo lavoro ha un costo. Con Massimo da anni non ci tiriamo indietro se si tratta di metterci le braccia e il portafogli, però in questa circostanza Cinzia Falchi della Cooperativa sociale Luna Blu (Oristano) e Nicola Piras del negozio Passion Adventure (Oristano), oltre a partecipare attivamente all’evento, hanno fornito tutto il materiale necessario alla realizzazione del piccolo settore che ho voluto chiamare “Blu Passion”.

Il settore “Blu Passion”


Un particolare ringraziamento a FixaR che sensibile ai miei discorsi sulla sicurezza e manutenzione delle vie, oltre ad aver fornito i 2 gruppi sosta, ha contemporaneamente lanciato la sua personale iniziativa “Risuolatura sicura”. Questo progetto prevede l’accantonamento di una quota parte, sul costo di ogni risuolatura delle scarpette da scalata, da utilizzare come contributo per finanziare la messa in sicurezza delle nostre falesie.
In conclusione sia il progetto di Simone (titolare di Fixar) che il salvadanaio dell’Old Tropicoasi (posto nella saletta interna, nello spazio che Marco ha dedicato al climbing), vanno ad unirsi alle altre iniziative a sostegno di timidi segnali di sensibilità ed attenzione che lasciano ben sperare al futuro, per la manutenzioni alle falesie.
Quindi sempre e costantemente work in progress, perché i lavori e le iniziative non dormono mai. Fortunatamente si può sempre contare sull’aiuto di persone, che contrariamente alle apparenze, ci stanno a sentire e ci supportano.

Grazie a nome di tutti i climbers

I commenti sono chiusi.