The Mentalist ancora una volta lascia il segno

The Mentalist ancora una volta lascia il segno… da Aprile 2010 a Ottobre 2020

Le cronache della nascita di un’area di bouldering sono sempre particolari, qualcuna è frutto di casualità, qualche altra di un’esplorazione mirata, mentre a volte è il risultato di un pomeriggio alla ricerca di un po’ di evasione dal peso della quotidianità.

Questo che segue è il racconto di quel pomeriggio di Aprile del 2010:

[aprile 2010]

THE MENTALIST, nuova area boulder

In certi momenti della vita, il quotidiano diventa insostenibile, le situazioni da affrontare richiedono tutto il nostro impegno, fino ad esaurire tutte le energie psico-fisiche.

Durante uno di questi momenti, prima di perdere la ragione perché esasperato dal peso delle responsabilità, ho deciso di staccare la spina.

Caricato in auto il crash-pad, spento il cellulare ed assopiti i pensieri più negativi sono partito in missione esplorativa, alla ricerca di qualche nuovo bel masso da salire magari abbastanza impegnativo da distogliere l’attenzione dalle questioni del presente. Fortunatamente contrariamente a quanto pensa qualcuno, che sostiene che “in Sardegna non ci sono massi”, è bastato allontanarsi dalla città in direzione Villasimius, per trovare un’area degna di attenzione e con un panorama mozzafiato, a sinistra spiagge e mare a perdita d’occhio ed a destra la spiaggia del Poetto con la città di Cagliari sullo sfondo. Che meraviglia!

Parcheggiata l’auto percorro appena 20 mt per vedere un gruppo di 5 grandi massi su cui sfogare tutta l’ansia del quotidiano che mi aveva portato sin lassù.

Inizio a salire qualche passaggio, scoprendo sempre qualche nuova possibilità. Dopo un paio d’ore di salite in solitario silenzio erano nati circa una ventina di passaggi alcuni dei quali veramente interessanti.

Oggi dopo un po’ di visite l’area contiene una trentina di blocchi, dal 4 grado al 6c+/7a, toccando un po’ tutti gli stili con partenze in piedi o sit start…

Sicuramente ci sono altre aree decisamente più belle, ma The Mentalist è ad oggi l’area più vicina a Cagliari, a 20 mt dall’auto e tutto il percorso su strada asfaltata, che dire… più comodo di così!

Giampaolo Mocci

 

Nel corso degli anni a seguire sono stato tante volte e ogni visita a quei massi mi ha sempre lasciato dentro qualcosa di nuovo, “di in più”. Perché nonostante le origini e il ricordo di un momento molto difficile, è stato anche il luogo che mi ha fatto superare il buio e la nube scura che incupiva i pensieri.

Questo è il luogo dove con Barbara abbiamo mosso i nostri primi passi insieme e che ancora oggi ricordiamo con entusiasmo ed emozione. Teatro dell’inizio di una storia che continua a scrivere le sue pagine nei nostri ricordi. Tornare a The Mentalist (parte alta, così possiamo definirla oggi, perché l’estensione ha visto coinvolta gran parte della collina verso il mare) è come tornare sul luogo del delitto.

È passato un po’ di tempo dall’ultima volta su questi blocchi, infatti ci si è concentrati sull’espansione dell’area, che oggi conta più di cento passaggi distribuiti in una trentina di massi (più o meno), di diversa dimensione e difficoltà.

Questa volta mentre facevo il solito giro di rito, mi sono ritrovato davanti ad una brutta sorpresa. Un illustre qualcuno ha pensato bene di smaltire una grande quantità di scatole in cartone, con dentro contenitori portauova in plastica completi delle uova, immagino gettate via perché scadute. Non solo quest’illustrissimo grand’uomo le ha impunemente abbandonate, ma ha pensato bene di occultare il tutto in mezzo alla vegetazione, che crescendo ha avvolto i rifiuti inglobandoli per bene.

Ci sarebbe da dire che azioni del genere sono da vero “degenere”, ma purtroppo il significato della parola è questo:
“Che presenta una profonda alterazione, totale o parziale, rispetto alle prerogative consuete della specie, della stirpe…”
Essendo una consuetudine radicata, in molti illustrissimi esemplari umani, quella di abbandonare rifiuti nelle campagne, questo aggettivo mal s’addice a questi “emeriti qualcuno”, “insigni cultori”, “esimi qualcosa” e “grandissimi figli di una mamma inconsapevole”.

Abbandonare la plastica è un fatto grave, bisogna rendersi conto che è un materiale che non si degrada, ma col tempo si disgrega fino a diventare particelle che si disperdono nell’ambiente e che finiscono nell’acqua che beviamo, negli alimenti che coltiviamo e poi mangiamo, nella pancia della fauna marina e terreste.

Nell’Oceano Pacifico c’è un’isola galleggiante di rifiuti plastici (il Great Pacific Garbage Patch), dalle dimensioni stimate comprese tra i 700 mila e i 10 milioni di chilometri quadrati, l’equivalente della penisola iberica o degli Usa, a seconda che si consideri il minimo o il massimo della stima.

Basta fare una semplice ricerca sul web per rendersi conto della gravità della questione e di quanto, noi esseri umani siamo il male peggiore del nostro habitat. Questo nostra pianeta è messo in difficoltà dai comportamenti, che non sono più in alcun modo giustificabili e accettabili.

Vedere e rendermi conto che esistono “individui di tale levatura sociale”, è stato inquietante. Pensare che “qualche ben pensante” abbia caricato un veicolo, percorso dei chilometri, addentrato nelle campagne e scaricato tanti pacchi voluminosi e pesanti, è veramente incredibile e lascia basiti. Considerato che ormai ogni comune ha un’isola ecologica dove conferire qualsiasi tipo di rifiuto.

Vorrei sciorinare tanti appellativi e aggettivi per descrivere e classificare “questo business man”, ma a che servirebbe.

Sono tornato il giorno seguente e con Barbara armati di guanti e sacchetti, abbiamo fatto un po’ di pulizia e portato via quanto abbiamo potuto.

Raccolta dei rifiuti

Raccolta dei rifiuti

Raccolta dei rifiuti

The Mentalist ancora una volta lascia il segno. Risveglia un senso di responsabilità che forse, preso dal contesto di questi tempi moderni, era un po’ sopito e distratto, ma quel luogo ha sempre l’arroganza di dire la sua, senza sconti e mezzi termini.

Vagate per boschi e campagne, vivete la natura e la vista dei suoi panorami, ma quando stanchi e soddisfatti andate via, voltatevi indietro almeno una volta e lasciatevi alle spalle un luogo più pulito di quando siete arrivati. Raccogliete quanto abbandonato da chi prima di voi non ha la capacità e l’intelligenza, di capire che la terra è il nostro lascito per le generazioni future e sta a noi decidere come farglielo trovare.

Doveroso e non scontato il ringraziamento per il supporto da parte degli sponsors che sostengono le mie iniziative (link agli spazi web aziendali):

AT Sardinia – Chillaz – Zamberlan – Peter BOULDERING – proAction – Skylotec

 

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