Un pomeriggio al Canyon

Iperselfie del gruppetto

In un pomeriggio possono succedere tante cose, ad esempio ci si può ritrovare insieme e distanziati socialmente, perché tra amici consapevoli e responsabili è importante tutelarsi e tutelare le persone care. Tutto ciò non toglie però la possibilità, che in pochi e con le giuste attenzioni ci si può anche incontrare per trascorrere qualche ora al fresco e tra le braccia calcaree del Canyon di San Nicolò.

Questa volta la scusa è stata quella di rincontrare un “vecchio” amico, mai perso di vista, ma per qualche tempo interessi diversi ci hanno tenuti separati… o meglio separati in casa!

Giorgio al secolo (mezzo per la verità) Giorgio Enne è come si definisce lui: un adolescente in attesa dei brufoli per poter passare finalmente questa fase. Negli anni abbiamo fatto diverse cose insieme e anche stavolta è bastata una telefonata del giorno prima per mettere in cantiere un bel progetto, che attueremo a breve. Nel mezzo della telefonata è venuto fuori che “il Giorgio” non passava più al Canyon da prima di tutti i miei lavori di ampliamento, quindi abbiamo deciso di vederci lì, all’ombra e al fresco venticello, che sempre presente soffia al pomeriggio.

Ma si sa che quando l’entusiasmo prende il sopravvento può succedere di tutto e così è stato.

Per scaldare i motori del nuovo progetto ho pensato che sarebbe stato un buon timbro di approvazione, la realizzazione di 2 nuove vie, magari usando Giorgio come manovale sotto pagato, anzi “NIENTE PAGATO”.

Prima di partire, insieme a Barbara, prepariamo quanto necessario per chiodare queste 2 nuove linee e come diceva Totò: quando il caso dice la combinazione… il materiale era già in cantina, bello scintillante e pronto all’uso gentilmente fornito da Anna, entusiasta e partecipe titolare del negozio Passione in Verticale di Domusnovas.

Chiodatura delle nuove vie

Salgo tra le rocce e installo la sosta e proprio al termine, l’operaio Giorgio, ignaro di tutto il mio perfido progetto arriva e senza nemmeno accorgersi è appeso alla parete a tracciare e bucare la prima linea, quella che goliardicamente abbiamo chiamato “G Enne volte”, giocando sul significato matematico e sull’adolescenza tardiva e prolungata dell’operaio. “Passione in Verticale”, la seconda via è salita e tracciata da Barbara. Il resto del lavoro “sporco e faticoso” ovviamente spetta a me. Quindi nel frattempo che Giorgio e Sebastian si divertono con Adalberto e Adalgisa, io assicurato da Barbara metto le protezioni e finisco.

Eccole lì in un’oretta tutto è pronto e a disposizione di tutti.

TopoCARD (v. pulsante del download)

Resta tutto il pomeriggio per scalare e togliersi qualche soddisfazione, così Barbara sale “Solitary Man” a mo’ di passeggiata.

Barbara in scalata

Giorgio arrogantemente tenta la sortita su “Lockdown”, ma l’inesperienza adolescenziale avanzata gli gioca un brutto scherzo sul passo chiave… ma come un vecchio leone arriva comunque in cima.

Giorgio sul crux di Lockdown

Sebastian da parte sua sale a ripulire e anche lui come Giorgio sul crux, complice la poca esperienza sui monotiri di 40 mt, si lascia sgambettare…

Comunque tutti felici e soddisfatti, per un normale pomeriggio di scalata tra amici nuovi e vecchi… con i vecchi sempre verdi!

Giorgio, Sebastian, io e Barbara per il selfie finale

Per concludere, doveroso e non scontato il ringraziamento per il supporto da parte degli sponsors che sostengono le mie iniziative (link agli spazi web aziendali):

AT Sardinia – Chillaz – Zamberlan – Peter BOULDERING – proAction – Skylotec

Download “TopoCARD - New routes to the Ficus Area” TopoCARD_The-ADA_xs.jpg – Scaricato 872 volte – 449 KB

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