New sectors – “Giarranas red rocks & Multipitch for dummies”

Dell’arrampicata è la chiodatura che ha sempre tenuto banco nella mia personale visione di questo straordinario mondo verticale. Nonostante le numerose vie e settori realizzati, non mi piace essere definito e mai mi definirei un “chiodatore seriale”.
In tutti questi anni di intensa attività e contributo allo sviluppo dell’arrampicata in Sardegna, ho sempre cercato di realizzare linee e settori che avessero una particolare connotazione, come a voler dar loro un perché o un significato.

Senza voler tirare in ballo per l’ennesima volta, il “Villaggio Gallico”, il fortunato e apprezzato settore di Baunei che tanto piace agli arrampicatori locali e non, prenderei a esempio il settore di “Cave of dreams” di Ulassai, che scovai per caso una mattina mentre cercavo un riparo dalla pioggia. Decisi di attrezzare questa forra in virtù delle sue particolari caratteristiche che tanto la differenziavano dalle vie della zona e alle quali dava sicuramente il giusto valore aggiunto. L’atipicità dello stile di scalata, che propone Cave of dreams, fatta di tacche e canne strapiombanti, ben si differenzia dai muri verticali tecnici, a buchetti e a piccole tacche delle aree circostanti.

Questa in sintesi la mia personale visione della chiodatura.

Aggiungere un nuovo tiro in un settore già esistente non soddisfa mai a pieno la mia voglia di creatività verticale, certo se mi piace una linea che si aggiunge e si inserisce tra le presenti è ovvio che l’attrezzo, ma scovare una porzione di roccia dove realizzare qualcosa che si differenzia dal contesto mi appaga maggiormente e alleggerisce il peso del grande lavoro che questo comporta. L’area granitica del Monte Linas di Villacidro nel corso degli anni ha regalato bei settori e alcune vie lunghe interessanti, ma lo stile di scalata abbastanza selettivo ne ha limitato le frequentazioni ai più. Negli ultimi anni però qualcosa è cambiato e attirato l’attenzione di laboriosi e generosi chiodatori come Mariano Zurru, Giorgio Pusceddu e un gruppo di climber locali, che hanno rivitalizzato vecchi settori e aggiunti di nuovi.

In occasione di una di queste visite ai nuovi settori, la mia attenzione si è spostata e rivolta a possibili progetti ambiziosi e apparentemente irrealizzabili. L’idea era semplice, chiodare un’enorme placconata di vie lunghe easy e un nuovo settore middle hard. Dopo le prime porte in faccia e lo sconforto iniziale, uno spiraglio di luce, il potenziale era talmente elevato che lasciar perdere sarebbe stato un delitto. Dopo alcuni giorni trascorsi a scrivere e rispondere freneticamente alle email, Christian il mio contatto in Skylotec (mio sponsor Tedesco) mi comunica risposta affermativa, è fatta ho il materiale. Così sulla scia e a loro modo arriva anche il contributo di Zamberlan e Chillaz. Aziende leader nel settore che da anni collaborano e supportano le mie iniziative.

Ottenuto il materiale (300 placchette, 25 soste, diversi mettri di corda statica, magnesite ecc.) si inizia, è giugno 2013 si parte con la prima via lunga, insieme a Barbara iniziamo a trascorrere le nostre giornate appesi a realizzare quello che diventerà il settore “Multipicth for dummies”, ovvero l’area con le vie lunghe più facile dell’isola. La filosofia è semplice, realizzare degli itinerari dove poter sperimentare l’ascensione nelle multipitch con un ampio margine di sicurezza o meglio con possibilità di margine d’errore molto alta. Tanti mesi di lavoro e test per preparare e realizzare quello che sembrava un progetto “fantasmagorico” o “fanta-climbing”.

Ma Multipitch for dummies pur essendo un bel risultato era solo il primo step, il primo passo di una visione più generale per un’area in grado di proporre un’offerta più completa e variegata. Il passo successivo è stato la realizzazione del nuovo settore, che divergesse dagli stili proposti dalle falesie vicine. Così lo sguardo si posa per l’ennesima volta verso una parete rossa in alto, da sempre adocchiata da molti, ma per diversi motivi lasciata in disparte.

Panorama della placconata di Multipitch for dummies

 

Preso dall’entusiasmo e forse anche desideroso di chiudere quell’idea che mi aveva portato fino a quel punto, mi spingo fin lassù e arrivato alla base di quel “paretone”, è come spesso mi è accaduto… taaak, colpo di fulmine. La settimana successiva sono lì a tracciarci su la prima linea. Grazie alla pazienza e al prezioso supporto di Barbara, che sempre sostiene la mia “possessione” (è il modo di definire con una sola parola la mia passione e ossessione per il mondo verticale), in appena un mese e mezzo prende forma e vita “Giarranas red rocks”, 15 vie su granito rosso formato da colonne, muri a onde, strapiombi e quanto di più una parete di granito può offrire. Lunghezze a dir poco entusiasmanti, ovviamente per gli amanti dello stile. Tiri che si sviluppano per 35 mt, veri e propri viaggi verso l’alto, con spittatura non pericolosa ma mai banale e sequenze mai scontate. La progressione diventa un gioco di forme e movimenti, ogni linea una storia a se, ogni livello di difficoltà necessita di gestualità tecnica appropriata. Grandi colonne da salire con ampie spaccate, per continuare con incastri di mano, piede, fino ad arrivare alla più inusuale e particolare tecnica d’incastro di corpo… Un grande parco giochi, dove non mancano gli strapiombi finali su prese tonde a volte buone e a volte NO BUONE!

Arriviamo a fine agosto 2014, in 14 mesi di lavori prende forma un grande progetto a tema e questa è la presentazione della realizzazione di un’idea fortemente voluta che ha visto partecipi appassionati ed entusiasti Barbara, Samuel e Antonello. Un particolare ringraziamento ad Antonello e Samuel che oltre ad avermi supportato nei lavori più faticosi, hanno economicamente contribuito all’acquisto di materiale e questo lo considero un grande gesto d’altruismo a favore della comunità dei climber, inoltre visto il profondo momento di crisi economica tale gesto è ancor più degno di elogi e ringraziamenti.

Nice job my friends!

Nota, il presente post-notizia è relativo alla divulgazione della fine dei lavori che mi ha visto impegnato nella realizzazione della chiodatura di una vasta area, con la concretizzazione di due settori distinti: – Multipitch for dummies per le vie lunghe, che ha visto realizzati 6 itinerari appositamente pensati per i neofiti dello stile, un settore dove poter far fare la prima esperienza alla propria fidanzata o amico, facendogli salire 160 mt di parete di IV grado con vista sul campidano avendo ampi margini di sicurezza. Questo è il primo sito nell’isola appositamente pensato e realizzato a scopo “didattico esperienziale”.

Giarranas red rocks è l’alternativa granitica in chiave moderna. Oggi le falesie cosiddette alla moda sono quelle strapiombanti, è ormai chiaro che i climber moderni le preferiscono. Infatti la scarsa frequentazione della bella falesia di “Rosso che suda”, la esclude dalle big più gettonate. Giarranas con muri, colonne e strapiombi rientra a pieno titolo nella categoria. Certo deve piacere lo stile e l’altezza, perché a parte alcuni tiri le altre hanno la catena tra i 30 e 35 mt da terra… viaggi verticali.
Altro dettaglio importante sono gli accordi e il rispetto di coloro che hanno reso possibile questa mia idea (che oggi col senno di poi devo dire imbarazzantemente: mastodontico). Il grande lavoro è stato realizzato grazie alla sensibilità dell’azienda tedesca Skylotec che dopo aver preso visione del progetto ha pesantemente investito su di esso e aggiungo (con personale imbarazzo), che lo stesso è stato ignorato IN CASA, non aggiungo altro perché non voglio che a questo bel lavoro si associno sterili polemiche.

In cima il giorno della fine dei lavori

Grazie a tutti per la condivisione e per la comprensione
Giampaolo

Doveroso e non scontato il ringraziamento per il supporto da parte degli sponsors che sostengono le mie iniziative (link agli spazi web aziendali):

AT Sardinia
Zamberlan
Chillaz
Skylotec

I commenti sono chiusi.