[cit. Rita Levi-Montalcini] |
Arrampicare!
L’arrampicata non è uno sport!
Nello sport il gesto atletico è la componente predominante e l’equazione allenamento/performance, è sempre risultante.
Scalare significa affrontare una dimensione diversa dal nostro piano abituale di mevimento. Dalla nascita ci viene insegnato a vivere l’orizzontalità del mondo, un piano in cui il nostro IO si muove perpendicolarmente ad esso.
La parete ci offre un mondo verticale, dove ci si muove in un piano parallelo. É una dimensione nuova, ricca di stimoli differenti, con una diversa percezione delle dimensioni, delle distanze, della nostra resistenza fisica e mentale. La preparazione fisica è importante, ma inutile se non accompagnata da adeguata preparazione psicologica e psicomotoria ad affrontare la verticalità dell’ambiente in cui ci si muove/misura. Sapere di cadere per 3/5/8 mt e restare appesi ad una corda del diametro di 10 mm e tenuta dal nostro compagno di cordata, capite bene che a poco serve sollevare 150 kg col bilanciere in palestra!
L’arrampicata è “sfida” con se stessi, è “umiltà” nel riconoscere e ammettere i propri limiti, ma più di tutto è accettare che è uno “stile di vita”, l'unica strada percorribile per ritrovare ed rientrare in simbiosi con la natura e l'ambiente.
Sardegna.
Negli anni ho sentito descrizioni e aggettivi che rappresentavo al meglio questa terra, ma che mai le hanno reso pienamente giustizia.
Perché? La Sardegna è una terra rude e difficile da capire, tanto può destare grande meraviglia nell’osservarne gli innumerevoli e variegati panorami, tanto può sconcertare per come vengono a volte trattatati i sui territori, con gli sciagurati gesti dei piromani estivi e o per le politiche poco attente alle conseguenze negative delle scelte adottate.
Ma ciò nonostante, quest’isola che si erge arrogantemente al centro del mediterraneo, si racconta poco per volta. Svelando segreti che spesso sono rimasti nascosti in bella mostra. Così si passa dai sostenitori che la vedono come l’isola di Atlantide dei testi epici di Platone, alle rappresentazioni degli Shardana nei dipinti e geroglifici delle piramidi egizie, ma non come popolo sottomesso, bensì come mercanti di importanti scambi commerciali. A dimostrazione che quest’isola ha sempre mostrato di se entrambi i lati della medaglia: il buono e il brutto...
La Sardegna e l’arrampicata sembrano formare due facce di una stessa medaglia, come alla vigilia del lancio della moneta, prima di una scelta determinante.
Le vie delle pareti dell’isola sembrano dare la possibilità di vivere meraviglie e soddisfazioni, ma invece spesso nascondono la sorpresa di una salita meno scontata e più difficile di quanto non mostrino alla base.
Nel tempo e con una costante e continua crescita dei settori e delle vie, che oggi l'isola conta ben oltre i 6.000 itinerari, conquistando a buon diritto un posto tra l’élite delle mete dei luoghi di scalata del mondo.
Ulassai - 7 Agosto 2022
The cave Theleme si sviluppa in un piccolo risalto di roccia, non supera mai i 15 mt, ma la parte centrale della forra ricorda, nelle 5 vie che contiene, gli strapiombi importanti della sorella maggiore.
Un settore con tante peculiarità. All’ombra la mattina fino alle 14.00, la parte centrale
Domusnovas - 3 Dicembre 2018
Domusland, una nuova area boulder
[…] Pensare ad un’area boulder in un contesto così ricco di falesie, potrebbe sembrare anacronistico, ma stiamo parlando di arrampicata, di passione, di libertà di
Masua - 30 Agosto 2019
Pan di Zucchero o Concali su Terràinu (nome locale originario), è quell’isolotto/scoglio che sin dai primi tornanti lasciata la spiaggia di Fontanamare in direzione Nebida, mostra i suoi
Villacidro - 22 Gennaio 2020
Arrampicare o scalare, sono la stessa cosa?
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Assemini - 11 Ottobre 2017
Gli altri siamo NOI
Pericoli occulti del climbing
L’arrampicata è uno sport pericoloso se praticato senza la piena consapevolezza dell’attività che stiamo svolgendo.
L’attenzione deve essere ben bilanciata tra
Maracalagonis - 1 Febbraio 2021
Mind that Lies - High Ball in Sardinia
Climbing a high ball is primarily a matter of strength of mind.
"Mind that Lies" is the last high block climbed by Giampaolo Mocci, who is not new to this style of climbing.
A style that in addition to the pure aspect of technical and motor weakness, puts the emphasis above all on the emotional part of our mind.
A new way to point out that "there are no limits to overcome but emotions to explore" [cit. GPM].
- Giampaolo Mocci
- life as a climber
- Sardinia, Italy